World Design Day 2016

La Giornata Mondiale del Disegno si celebra il 27 aprile da un'iniziativa del Consiglio Internazionale delle Associazioni di Disegno Grafico e della Organizzazione delle Nazioni Unite.

Prospetto e relativo contratto tra Gontiero Sansedoni e alcuni maestri per la ricostruzione di una parte del Palazzo Sansedoni e per l’innalzamento della facciata verso Banchi di Sotto, 4 febbraio 1340​.

Dall’Archivio della famiglia Sansedoni, acquisito dal Monte dei Paschi insieme all’omonimo Palazzo con affaccio su Piazza del Campo (oggi Sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena), proviene l’atto contenente l’accordo fra messer Gontiero de’ Sansedoni e alcuni maestri muratori-costruttori, stipulato probabilmente sul finire del 1339, ma firmato nel febbraio 1340 e relativo alla costruzione della facciata del Palazzo che dà, però, sulla odierna Via Banchi di Sotto.

Il documento, di grandi dimensioni, largo un braccio toscano e alto oltre un metro, risulta composto da due fogli di carta uniti insieme e scritti con il bistro, in volgare e in scrittura gotica angolare; presente anche, in bella evidenza, il prospetto della nuova facciata, attribuito alla mano di Agostino di Giovanni (altrimenti noto come Agostino da Siena), valente scultore e architetto senese, ai primi posti tra gli artisti toscani sino alla sua morte, sopraggiunta all’incirca nel 1347, e ricordato perfino dal Vasari nelle sue Vite.

Pubblicato recentemente da Franklin Toker col relativo disegno perché considerato addirittura un unicum nell’architettura europea, fu recuperato da Giovanni Ambrogio Sansedoni nel settembre 1775; il documento, infatti, citato dal vescovo di Grosseto Giulio Sansedoni nel suo Della vita del Beato Ambrogio Sansedoni, da lui scritta nel 1611 e quindi presente a quell’epoca nell’archivio famigliare, era andato perduto «e non fu possibile – scrisse Alessandro – fino a questo tempo di rinvenirlo». Recuperato il prezioso atto dall’Archivio dell’Ospedale di Santa Maria della Scala, esso fu conservato nell’Archivio di famiglia, venduto poi nel 1934, insieme col Palazzo, al fiorentino Dandolo Mattoli e da questi al Monte dei Paschi nel 1973.

«Il contratto Sansedoni – come ben scrive Toker – ha goduto nel tempo di una certa notorietà, soprattutto per il fatto di essere un documento che non si limita a descrivere a parole il lavoro architettonico da farsi, ma che lo illustra anche visivamente» (in Palazzo Sansedoni, a cura di Fabio Gabbrielli, Siena, Protagon editori, 2004, p. 193). Il testo apparve sia nelle Lettere senesi sopra le belle arti (1782) di Guglielmo Della Valle, che nei Documenti per la storia dell’arte senese (1854) di Gaetano Milanesi; dopodiché alcuni suoi significativi passaggi furono inclusi nel celebre Dizionario della lingua italiana Tommaseo-Bellini, «in quanto raro esempio di lessico architettonico italiano d’epoca medievale» (Ivi).

 

Archivio storico Banca Monte dei Paschi di Siena (AMPS), Fondi estranei e aggregati, Sansedoni, 1 (oggi in Collezione d’arte Banca Monte dei Paschi di Siena, n. inv. 381484)

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