Il 6 marzo 1475 nacque Michelangelo Buonarroti

Forse non tutti sanno che …

Michelangelo Buonarroti, secondo recentissime ricerche, nacque il 6 marzo 1475 a Chiusi della Verna, vicino ad Arezzo. Personaggio assai poliedrico: scultore, pittore, architetto, persino autore di versi, protagonista indiscusso del Rinascimento italiano e considerato uno dei maggiori artisti della storia.

Nella Collezione d’arte della Banca Monte dei Paschi di Siena – sia ben inteso – non esiste un suo manufatto, ma una curiosa opera che lo ritrae, giovanissimo, alle prime armi con il marmo.

Emilio Zocchi (Firenze, 1835-1913)
Michelangelo fanciullo scolpisce una testa di fauno

 

 scultura, marmo
Collezione Banca Monte dei Paschi di Siena (ex Collezione Banca Toscana)

Come ha scritto Carlo Sisi, «si tratta di una replica autografa della statua conservata oggi nella Sala delle Allegorie della Galleria Palatina, in Palazzo Pitti. Emilio Zocchi scolpì l’originale intorno al 1862 e in quell’anno Vittorio Emanuele II, visitando nell’edificio dell’Accademia lo studio del giovane artista, ne fu così colpito che la fece acquistare per collocarla nei suoi quartieri di Palazzo Pitti. Rappresenta Michelangelo fanciullo intento a scolpire la testa di un fauno negli Orti Oricellari, cui si fa riferimento nei cespi di vegetazione che crescono intorno al frammento di colonna antica utilizzata dal giovane scultore come piano di lavoro e, più evidentemente, nello stemma di Lorenzo il Magnifico. Lo Zocchi seguiva dunque uno spunto della “vita” vasariana per realizzare un soggetto di genere storico in anni in cui ancora permaneva, sia in pittura che in scultura, il gusto per temi medioevali e rinascimentali utilizzati soprattutto in antitesi alle sempre più insorgenti istanze veriste.

Rispetto alla versione di Pitti, questa dimostra comunque maggiori attenzioni naturalistiche che denotano nello scultore, appena uscito dalla bottega di Aristodemo Costoli e in procinto di affrontare con Giovanni Dupré e Tito Sarrocchi gli impegnativi rilievi per la nuova facciata di Santa Croce, l’emancipazione rispetto agli indirizzi figurativi del Romanticismo storico. La fonte vasariana, che lo scultore romantico avrebbe tradotto in immagine esemplare o fortemente ispirata, è infatti interpretata dallo Zocchi come fresca istantanea all’interno di una biografia illustre e come pretesto per un poetico travestimento del “vero”»*.

Per consentire la massima fruizione e condivisione di alcune delle opere d’arte componenti la Collezione della Banca Monte dei Paschi di Siena purtroppo non inserite in un percorso museale, di recente, è stata adottata la formula del ‘comodato d’uso gratuito’: la Banca, in tale modo, concede in prestito opere d’arte a musei, enti, istituzioni o società che ne abbiano fatto formale richiesta, perché interessati, o per riportarle nell’effettivo luogo di produzione. Una sensibilità, questa, assai rara, che ribadisce anche la profonda attenzione del Gruppo Montepaschi ai territori in cui opera e con i quali vuole mantenere stretti legami.
L’opera in questione, il Michelangelo fanciullo scolpisce una testa di fauno dello Zocchi, dal 2014 è stata concessa in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Casa Buonarroti e da allora fa bella mostra di sé presso le Collezioni buonarrotiane al piano terra del Museo della Casa Buonarroti; per ulteriori informazioni: http://www.casabuonarroti.it/it/   

*In Invito a Palazzo Portinari Salviati. Sede storica della Banca Toscana, a cura di Carlo Sisi, fotografie di Antonio Quattrone, Firenze, Banca Toscana-CentroDi, 1991 (rist. 1996), pp. 38-[39].

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