Augusto e la Sibilla Tiburtina

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​La tela, attribuita solo di recente alla mano di Francesco Vanni, si qualifica fra i migliori esempi della pittura senese di fine Cinquecento. Il soggetto dell'opera è tratto dalla Legenda aurea di Jacopo da Varazze: la Sibilla Tiburtina mostra all'imperatore Ottaviano Augusto l'apparizione della Madonna col Bambino, esortandolo ad adorare l'unico vero Dio e la Madre di Costui che una voce celeste dice essere "l'ara del cielo". Dalle pitture del bolognese Ludovico Carracci Francesco Vanni deriva la composizione piramidale della scena e la gestualità plateale delle figure, dalle mani grandi e artigliate; alla lezione romana di Federico Barocci si ricollega invece il gusto per i toni cangianti del colore, particolarmente evidenti nella veste ampia, come percorsa dal vento, indossata dalla Sibilla Tiburtina.  L'intonazione visionaria della scena rimanda in ogni caso alle bizzarrie presenti nelle opere giovanili di Francesco Vanni riscontrabili, ad esempio, nel Cataletto della Compagnia del Beato Ambrogio Sansedoni, appartenente anch'esso alla Collezione della Banca Monte dei Paschi di Siena.  ​​​



Autore

Francesco Vanni

Dati Anagrafici Autore

Siena, 1563 - 1610

Tipologia

Dipinto

Tecnica

Olio su tela

Soggetto

Augusto e la Sibilla Tiburtina

Periodo artistico

XVI secolo

Datazione

XVI secolo

Dimensioni

cm 118 x 82

Luogo d'esposizione

Museo San Donato

Museo San Donato

Museo San Donato

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