Descrizione
Illuminata dai caldi bagliori del sole al tramonto, si apre sulla tela la poetica visione della Piazza del Campo di Siena, parata a festa per celebrare le nozze di Leopoldo II di Lorena con Maria Antonia. A distanza di alcuni decenni dallo svolgersi dell’avvenimento narrato, il Nenci sembra evocare sulla tela il ricordo che dell’evento si conservava nella memoria collettiva della cittadinanza senese. Il cielo, le architetture e ogni singolo personaggio che anima la composizione affollata viene avvolto da un'atmosfera vibrante, brulicante di mille riflessi dorati che, simile ad un velo sottile - il velo della memoria, appunto - sembra frapporsi tra lo spettatore e la scena che solenne e festosa si apre davanti ai suoi occhi. L’aura di romantica rievocazione che caratterizza il dipinto ben si collega al clima culturale che alla metà dell’Ottocento animava il panorama artistico senese, gravitante intorno alle istanze dell’estetica purista promosse in città dall’Accademia di Belle Arti sotto la guida del pittore Luigi Mussini. La tela, già nella collezione del barone Bettino Ricasoli, venne donata dagli eredi della nobile casata al Cavalier Ferdinando Rubini di Siena l’anno 1880: come è stato giustamente rilevato (B.Santi, 1999) il dipinto non manca di colpire lo spettatore per la straordinaria rispondenza di modi che lega la festante vivacità del corteo raffigurato con i gesti e i rituali propri delle attuali manifestazioni legate alla corsa del Palio.