Descrizione
La composizione del dipinto ruota intono alla figura distesa e arditamente scorciata del Bambino dormiente le cui piccole ma robuste membra si intrecciano con eleganti e complicate movenze alle braccia della Madre. La costruzione possente delle figure, cui si accompagna l’adozione di colori liquidi e vibranti, che accendono la composizione di irrealistici e inquietanti trascorrimenti di luce, indica l’accostamento della nostra pittura alle estrose e fantastiche composizioni elaborate da Domenico Beccafumi intorno al quarto-quinto decennio del Cinquecento. Il dipinto venne realizzato in questi anni da Marco Pino, uno fra i più dotati e originali interpreti dello stile del grande pittore senese: muovendo dalla lezione di Domenico Beccafumi, nelle sue pitture Marco Pino rivela una spiccata predilezione per l’insistito plasticismo delle figure, volutamente risaltato ed enfatizzato dalla continua accentuazione dei contrasti chiaroscurali; l’amore per le pose ardite, fortemente scorciate dei corpi dei singoli personaggi indicano inoltre una diversa, appassionata adesione alle complicazioni formali della pittura di Maniera.