Sant'Agostino in meditazione

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Descrizione


Il piccolo dipinto su rame è stato riconosciuto dalla critica quale testimonianza della fase più antica dell’attività pittorica di Francesco Vanni: in quanto vescovo di Ippona, Agostino è contrassegnato dalle insegne vescovili - quali la mitra posata accanto al braccio sinistro e il pastorale poggiato contro la spalla destra. Accanto a lui un bimbo biondo e paffuto tiene in mano un oggetto simile ad un mestolo di legno. La presenza del bimbo e l’espressione pensosa di Agostino sembrano alludere ad un episodio leggendario della vita del Santo, legato allo spirito avido di sapienza e di conoscenza delle cose divine che fu proprio del Santo vescovo di Ippona: mentre passeggiava lungo la riva del mare meditando sulla natura della Trinità, Agostino si imbatté in un fanciullo che, scavata una buca nella sabbia, cercava invano di riempirla di acqua; fatta osservare al fanciullo l’inutilità del suo gesto, quello ribatté asserendo che le sue fatiche non erano tanto più inutili rispetto agli sforzi compiuti dall’umana intelligenza nel tentativo di penetrare i misteri divini.​

Autore

Francesco Vanni

Dati Anagrafici Autore

Siena, 1563 - 1610

Tipologia

Dipinto

Tecnica

Olio su rame

Soggetto

Sant'Agostino in meditazione

Periodo artistico

XVI secolo

Datazione

XVI secolo

Dimensioni

22 x 17,5 cm

Luogo d'esposizione

Museo San Donato

Collezione

Museo San Donato

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