Descrizione

​Il dipinto, acquistato dal Monte dei Paschi di Siena nel 1982, si qualifica fra le più alte e poetiche composizioni del Piccinelli. Nativo di Brescia, Andrea Piccinelli svolse la propria attività di pittore nei primi decenni del Cinquecento muovendosi fra le città Siena e di Firenze. Nel capoluogo fiorentino Andrea entrò in contatto con le armonie e gli ampi ritmi compositivi che Fra Bartolomeo andava elaborando nelle grandi pale per il convento di San Marco, lavori cui il nostro pittore parrebbe ispirarsi nella costruzione del volume pieno, perfettamente equilibrato della Maddalena del Monte dei Paschi; il volto aperto, dolcemente sfumato della giovane santa sembra offrire una personale interpretazione dei prototipi femminili raffaelleschi, mentre la spiccata sensibilità per le cromie liquide e cangianti dichiarano la piena appartenenza dell’opera alla cultura artistica senese dei primi decenni del Cinquecento: gli arditi accostamenti fra verdi acidi, rosa accesi e rossi infuocati del manto e della veste della Maddalena, costituiscono infatti la massima espressione della partecipazione del Brescianino al clima pittorico di impronta manierista generatosi a Siena in seguito al manifestarsi delle geniali creazioni di Domenico Beccafumi.