Descrizione
La tela raffigura uno dei momenti che segnarono i festeggiamenti indetti per l’arrivo a Siena dei granduchi di Casa Lorena, giunti in città fra il 2 e il 3 di aprile dell’anno 1739. Il dipinto, assieme all’altra tela che ricorda il Palio straordinario che fu corso per festeggiare i nuovi governanti, proviene dalla Collezione Sansedoni di Siena nella quale sicuramente si trovava nel 1751: un inventario redatto in quell’anno cita infatti la presenza di entrambe le composizioni. Alcuni carteggi rinvenuti nell’Archivio Sansedoni testimoniano con estrema vivezza il clima di euforia relativo ai preparativi che dovettero precedere l’arrivo dei due insigni personaggi di Casa Lorena. Nonostante le due scene dipinte dallo Zocchi corrispondano in larga parte al resoconto dei festeggiamenti testimoniato dai documenti appena citati, alcuni elementi lasciano intendere che il pittore non dovette assistere personalmente agli avvenimenti cittadini del 2 e del 3 aprile: gli studiosi hanno infatti accertato che per le sue vedute lo Zocchi si era servito di due incisioni di analogo soggetto commissionate al romano Domenico Rossi nel 1717 in occasione dei festeggiamenti indetti a Siena per la venuta della Principessa Violante di Baviera. Come nella stampa del Rossi, infatti, la scena relativa alla corsa del Palio raffigurata dallo Zocchi ritrae a terra il fantino del Bruco. Nella visione notturna di Piazza del Campo compare tuttavia la facciata del nuovo Palazzo Chigi-Zondadari, realizzata solo dopo il 1726: evidentemente lo Zocchi aveva avuto modo di soggiornare in città prendendo direttamente visione della nuova situazione urbanistica relativa all’area del Campo di Siena. Le derivazioni dalle incisioni del Rossi, tuttavia, niente tolgono alla ricchezza descrittiva delle scene rappresentate, che per la dovizia e l’accuratezza dei particolari restituiscono una mirabile sintesi della realtà urbana e sociale di Siena alla metà del Settecento.