Descrizione
La scena è ambientata all'interno di una stanza dalle pareti scurissime. Colpiti da un fascio di luce che piove dall'alto, emergono dal buio del fondo i protagonisti del quadro: Elia, il volto segnato dalla vecchiaia, china la testa sul corpo livido del bimbo della vedova, ucciso da una violenta malattia. Una folata di vento improvviso sembra agitare il velo che copre la testa della madre, il viso in lacrime sconvolto dal dolore. Accanto a lei un'anziana comare stringe le mani nodose in segno di preghiera, rivolgendo lo sguardo al piccolo corpo privo di vita. Seminascosto dalla figura di Elia, assiste alla scena un giovane uomo, spettatore tanto impassibile quanto elegante nel suo cappello piumato e alla moda. Il naturalismo crudo e insistito dei dettagli, esaltati dall'uso potente della luce, rivela nel Manetti una profonda conoscenza delle opere e dei modi di Caravaggio, del quale è a Siena uno dei primi e più originali interpreti.